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Oggi è il giorno di Katyayani una dea guerriera, nata dalla rabbia spontanea degli dei nei confronti dell’asura Mahisasura, sotto forma di raggi. Visnu, Siva, Brahma insieme agli altri dei emisero delle fiamme così potenti da formare una montagna splendente dalla quale emerse Katyayani, risplendente come mille soli, con tre occhi, i capelli neri e diciotto braccia. Śiva le donò il suo tridente, Visnu il sudarśan cakra, Varuna una conchiglia, Agni un dardo, Vayu un arco, Surya una faretra piena di frecce, Indra un fulmine, Kuvera una mazza, Brahma un rosario e una citola di acquz, Kala uno scudo e una spada, Visvakarma un’ascia da battaglia e altre armi. Così armata e adorata dagli altri dei Katyayani si diresse verso la collina di Mysore. Qui gli asura la videro e catturati dalla sua bellezza, la descrissero al loro re, Mahisasura, desideroso di incontrarla. Le chiese la mano, am lei gli rispose che avrebbe dovuto convincerla battendola in battaglia. Katyayani scese dal suo leone e salì sulla schiena di Mahisasura, che si era presentato sotto forma di bufalo. Coi suoi piedi lo accarezzò fino a farlo cadere senza sensi a terra. Allora gli tagliò la testa (Devi Bhagavata Purana).

Katyayani rappresenta la nostra capacità di affrontare le nostre paure più radicate e di superarle con fierezza, grazie anche all’aiuto di chi ci sta intorno.