Un giorno un bodhisattva (o illuminato), vedendo una donna, fece un gesto per sapere se fosse sposata. La donna rispose a gesti e i due si capirono, dimostrando come i due stessero usando un linguaggio condiviso e codificato.
Nelle Hasta Mudra, o mudra delle mani, le dita vengono chiuse e appoggiate le une alle altre, formando figure più o meno complicate. Potremmo considerare le mudra come la chiusura di una sorta di circuito energetico che permette di non disperdere l’energia, o prana, che percorre il nostro corpo. Attraverso le mudra questa energia viene , mantenuta, raccolta e diretta. Ado ogni dito della mano viene associato uno dei 5 elementi (sull’associazione dito-elemento si possono trovare alcune differenze, a seconda della scuola che si segue):
- Pollice – Agni – fuoco
- Indice – Vayu – aria
- Medio – Akasha – spazio, etere
- Anulare – Prithvi – terra
- Mignolo – Ap o Apas – Acqua
Toccando con il pollice (fuoco) le altre dita cominciamo a lavorare sulla magia degli elementi. In particolare appoggiando il polpastrello del pollice sul polpastrello di una altro dito aumentiamo la forza di quell’elemento. Agni, il fuoco, è considerato il motore volitivo delle nostre azioni ed è associato al concetto di Tapas, o fuoco interiore, forza di volontà, che spesso sentiamo nominare relativamente alla pratica degli asana.