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Da piccolino Krishna era un bambino difficile e la madre aveva il suo bel da fare  affinché lui le ubbidisse. Era sempre preoccupata che i suoi atteggiamenti lo potessero mettere in pericolo. Quando ancora era un bambino, un giorno, stava giocando nella foresta con suo fratello e altri bambini. Krishna era il più piccolo e, mentre tutti gli altri riuscivano a cogliere dagli alberi i frutti per mangiarli, Krishna non ci riusciva. Nessuno si accorse delle sue difficoltà, tanta era la gioia e il divertimento, così il piccolo decise di prendere una manciata di fango e mangiarla. Quando il fratello se ne accorse si spaventò e cercò di far sputare a forza il fango, ma era troppo tardi. Gli altri bambini corsero ad avvisare la madre e quando i due fratelli tornarono a casa la trovarono su tutte le furie. La madre chiese spiegazioni, ma Krishna negò scuotendo la testa.

“Allora apri la bocca” disse la madre “e fammi vedere”.

Così Krishna aprì la bocca e la madre rimase sconvolta. Nella bocca non trovò il fango; non trovò neanche la lingua o i denti. Nella bocca di Krishna vide tutti i pianeti, le costellazioni e le stelle. La donna rimase sconvolta e si rese conto che suo figlio aveva la forza e la saggezza dell’universo in sé.