
La giornata è cominciatacon una pratica tutti insieme, e il tutti comprende anche il gruppo di indiani che sono qui a fare il ttc. La sala è gremitissima, Ramesh farà la sua pratica speciale e la sera prima vado a letto con l’idea di farla; è la pratica che ho fatto nei primi due anni in cui sono stata qui, ma la mattina mi rendo conto di non averne voglia. Il tempo è passato e il mio corpo e la mia naima hanno bisogno di dolcezza e comprensione, niente fatica, niente sfida, niente sudore. Così, seguita da Sailvia e Ale, decido di andare sul tetto a praticare yin, in modo da lasciare più spazio agli altri.
Oggi c’è il clima ideale, sole e arietta, così la pratica scivola via piacevole e… mi abbronza. Saltiamo colazione, la cena da Ramesh non è ancora stata metabolizzatae mi sento gonfia con un mappamondo; andiamo al baretto di Marrabbio che si trova sotto la shala e poi partiamo per un giro in tuk tuk verso Siddhartanagar, il quartiere in cui era stato Max quando era venuto. Max trova tutto cambiato, tutto diverso, i baretti puzzoni che lui ama tanto sono tutti chiusi, sostituiti da altri localini più fighetti, per quanto pissibile.
Decidiamo di tornare indietro con un tuk tuk. Partiamo, il tizio è molto serio, di pochissime parole. A un certo punto, così, improvvisamente, si ferma in mezzo alla strada. “One moment”. ci lascia sul tuk tuk e attraversa la strada. Si sporge oltre una paratia e fruga. Lo vediamo girarsi con un paio di ciabatte in mano, le lancia sull’asfalto e le infila. Certo, che sciocca, non ci avevo pensato.
Nel frattempo abbiamo fatto fare una visita oculusitica a Edo, perchè non ci vede bene, e in effetti scopriamo che è miope, così oggi abbiamo ritirato i suoi nuovi occhialetti e ora gira fiero e soddisfatto.
La sera portiamo il gruppo fuori a cena in u ristorante che sceglie Ramesh. Posto smargiasso, pieno di marmi e indiani tronfi. Ramesh ci comunica, non senza una certa soddisfazione, che si tratta di un all you can eat. Noi ci siamo vestiti da indiani, per essere eleganti, lui in tuta e felpa, per essere elegante.
Di nuovo in India – giorno 6
I giorni passano e oggi siamo già a venerdì. Siamo in quella situazione nella quale ci sembra ieri e ci sembra un vita. Le facce della mattina sono più da “ci sembra una vita”, a dire il vero. Oggi ce la siamo presa comoda. Pratica della mattina (io come al solito mi...
Di nuovo in India – giorno 5
Oggi in programma c'era la visita a Chamundi Hills Temple, il tempio dedicato alla dea Chamundi, la Dea protettrice di Mysore. Nel Sud dell'India è più diffusa la corrente Shankta, quella che adora, appunto la dea, in tutte le sue forme, e questa settimana è caduta...
Di nuovo in India – giorno 4
Oggi giornata libera. Giornata libera significa girare come trattole a bordo di tuk tuk impazziti. Dopo la pratica, e la colazione, ne prendiamo uno per andare al negozio di prodotti ayuverdici che si trova nella zona in cui abitavo la prima volta che sono venuta a...
Di nuovo in India – giorno 3
Questa mattina allo specchio invece della mia faccia mi osservava un leone. Senza criniera, tra l’altro. A uno sguardo più attento mi sono resa conto che il leone che mi fissava ero io: avevo gli occhi gonfi, un po’ alla Bud Spencer. E mi muovevo come Robocop. ...
Da nuovo in India – giorno 2
Questa mattina la pratica era alle 8.30, e ho deciso di prendermela tranquillamente. Ho optato per fare una pratica personale, al mio ritmo, in ascolto del corpo. Ho steso il mio tappetino indiano frugale e, mentre gli altri seguivano Ramesh che guidava la prima...
Di nuovo in India – Giorno1
Una giornata che ne vale 10, un programma impegnativo, quello di oggi, soprattutto perché abbiamo in corpo il jet-lag, per cui la pratica alle 6.30 ha il sapore di una levataccia alle 3. Sento da lontano, molto lontano, la voce di Max che mi chiama. Cerco di capire...
Di nuovo in India
Finalmente, dopo 4 deliranti e lunghissimi anni, sono riuscita a tornare in India. Nello stato confuso e ovattato in cui mi trovo, dopo 9 ore di aereo e 4 di pullman, faccio ancora fatica a rendermene conto. Oscillo tra la sorpresa di essere finalmente qui e la...
Ganga
Śiva A causa di una tremenda siccità, il pio re Bhagīratha decise di impegnarsi in una pratica austera per chiedere alle forze celesti di liberare il fiume Gange e farlo discendere sulla terra. Per mille anni si sottopose a terribili pratiche. Brahmā, infine, gli si...
La generosità
Sivi era il re di Usinara, un regno nel nord-ovest dell'India. Era un re buono e giusto e la sua generosità non aveva limiti. La sua fama si diffuse fino ai cieli e gli dei ne rimasero colpiti. Poteva davvero esistere una creatura così generosa? Indra disse: "E'...
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Lezioni infrasettimanali (in presenza e online)
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