3462304138 silvia@shivaflow.it

Nono giorno – Ultimo

E anche questo viaggio volge al termine. E come sempre sembra di essere arrivati ieri. E come sempre il gruppo, dapprima a tratti un po’ diffidente e guardingo, trova i suoi equilibri. 

Questa mattina noi “indipendentisti” siamo andati diretti sul tetto. Il gruppo era più numeroso. Anche i panni stesi sul tetto erano più numerosi. Non avevo mai fatto yoga tra le mutande e i leggings appesi, e devo dire che ha un suo fascino. Sembra vi essere ne “Le fate ignoranti”. 

 

Giù, nella shala è comparso nuovamente il fotografo, che, mentre stavamo praticando, ha fatto capolino anche sul tetto. Si guarda intorno, scatta qualche foto, poi mi chiama, mi molla in mano la macchina la fotografica: “Can you take photos?”

E se ne va. Basita, rimango con la macchina in mano tra l’ilarità degli altri.

Ma poteva essere finita? Ovviamente no, siamo in India. Mentre pratichiamo spunta sul tetto un ragazzo con il bucato. Ci guarda un po’ sconcertato. Aspetta, ma la pratica non finisce, così, quando un’altra ragazza sbuca dalla scala per ritirare una maglietta, scavalcando un paio di praticanti, lui prende coraggio, fa lo slalom tra i tappetini, e senza fare una piega comincia a stendere.

Molto bene. Dopo tutto è facile praticare quando sei in una shala, al silenzio, con nessuno che ti disturba. Prova tu a praticare con uno che ti stende di fianco.

A colazione ci sono i miei preferiti! Gli gnocchi fritti indiani. Come sempre ne mangio una quantità smodata. Decidiamo di non tornare a pranzo per concludere le ultime commissioni. Io devo accompagnare Irina in farmacia e Mara a comprare una giacca perché ha lasciato la sua all’aeroporto di Delhi all’andata. Chiedo a Rameshji dove posso a trovare una farmacia fornita e lui mi dice che ci porterà Rajesh, un ragazzo, a dire il vero un po’ strambo, che lavora da lui. “Come at one”. 

Vado a fare la valigia, penso. Sono le undici, ho tempo. Mentre comincio a tirar fuori roba dall’armadio mi suona il telefono. E’ Ramshji: “ Rajesh is ready. Come now!”

E niente, molla tutto. Rajesh si è liberato. Meglio, avrò più tempo dopo. Ci troviamo all’ingresso. La farmacia non è molto lontana. Rajesh si dirige verso una moto e guarda Irina che scuote la testa: “No, no, io non salgo lì con lui.”

Ma, ahimè, interviene Rameshji che ci invita a salire. Tutti e tre. 

Irina mi spinge sulla moto dicendo: “Così lo devi abbracciare tu” e poi monta dietro. Partiamo e ci troviamo proprio di fronte a un tuk tuk che sta arrivando dall’altra parte. Ma non faccio neanche in tempo a urlare. Rajesh lo evita e prosegue come se nulla fosse. Per fortuna la farmacia è davvero vicina.

Il resto del pomeriggio passa tra una giacca e l’altra. Purtroppo Mara non ha voluto prendere quella da sbarco sulla luna, lilla, catarifrangente, con le imbottiture. Trovare qualcosa di sobrio qui è impossibile, ma quella che ha trovato è quasi normale. Pazienza, avrei voluto atterrare a Malpensa in grande stile.

Mentre aspettiamo Rameshji per la consegna dei certificati di partecipazione sbuca una ragazza del gruppo del teacher training che ci dice che il bollitore deve rimanere nella stanza comune. Mi chiedo perché lo dica a noi. A chi potrebbe venire in mente di portarsi in camera il bollitore comune? Sto per intervenire, anche un po’ piccata, quando una vocina interiore mi dice di stare un passo indietro. Si apre l’ascensore e compare Cesario. Momento di silenzio. “Cesario, per caso hai tu il bollitore?”. Silenzio. 

Ramesh intanto mi dice di andare a mangiare, la consegna è rimandata.

A cena, il gruppo mi fa una sorpresa, una meravigliosa sciarpa che mi piaceva tanto, ma che stoicamente son riuscita a non comprarmi. Ho fatto fatica a non piangere, ma ce l’ho fatta.  

Dopo cena saliamo alla shala per il benedetto certificato, ma lui non c’è. Aspettiamo. Aspettiamo. Aspettiamo. 

Vabbè scendiamo, quando mi avvisa vi chiamo. Arrivo davanti alla porta della camera: “Tell them to certificate”.

Tutti di nuovo su. Sono stravolta.

In shala, mi consegna i certificati da consegnare. Li distribuisco, poi inizia il rito delle foto. Uno alla volta. Tutti quelli con il certificato perché hanno fatto ashtanga. Tutti indistintamente. Il video. Una trafila da matrimonio, ma ecco. Discorso finale, scusate se facciamo tanto riso, ma in India si mangia prevalentemente quello.

Siamo pronti. Tra poco si parte.

Di nuovo in India – giorno 7

La giornata è cominciatacon una pratica tutti insieme, e il tutti comprende anche il gruppo di indiani che sono qui a fare il ttc. La sala è gremitissima, Ramesh farà la sua pratica speciale e la sera prima vado a letto con l'idea di farla; è la pratica che ho fatto...

leggi tutto

Di nuovo in India – giorno 6

I giorni passano e oggi siamo già a venerdì. Siamo in quella situazione nella quale ci sembra ieri e ci sembra un vita. Le facce della mattina sono più da “ci sembra una vita”, a dire il vero. Oggi ce la siamo presa comoda. Pratica della mattina (io come al solito mi...

leggi tutto

Di nuovo in India – giorno 5

Oggi in programma c'era la visita a Chamundi Hills Temple, il tempio dedicato alla dea Chamundi, la Dea protettrice di Mysore. Nel Sud dell'India è più diffusa la corrente Shankta, quella che adora, appunto la dea, in tutte le sue forme, e questa settimana è caduta...

leggi tutto

Di nuovo in India – giorno 4

Oggi giornata libera. Giornata libera significa girare come trattole a bordo di tuk tuk impazziti. Dopo la pratica, e la colazione, ne prendiamo uno per andare al negozio di prodotti ayuverdici che si trova nella zona in cui abitavo la prima volta che sono venuta a...

leggi tutto

Di nuovo in India – giorno 3

Questa mattina allo specchio invece della mia faccia mi osservava un leone. Senza criniera, tra l’altro. A uno sguardo più attento mi sono resa conto che il leone che mi fissava ero io: avevo gli occhi gonfi, un po’ alla Bud Spencer. E mi muovevo come Robocop.   ...

leggi tutto

Da nuovo in India – giorno 2

Questa mattina la pratica era alle 8.30, e ho deciso di prendermela tranquillamente. Ho optato per fare una pratica personale, al mio ritmo, in ascolto del corpo. Ho steso il mio tappetino indiano frugale e, mentre gli altri seguivano Ramesh che guidava la prima...

leggi tutto

Di nuovo in India – Giorno1

Una giornata che ne vale 10, un programma impegnativo, quello di oggi, soprattutto perché abbiamo in corpo il jet-lag, per cui la pratica alle 6.30 ha il sapore di una levataccia alle 3. Sento da lontano, molto lontano, la voce di Max che mi chiama. Cerco di capire...

leggi tutto

Di nuovo in India

Finalmente, dopo 4 deliranti e lunghissimi anni, sono riuscita a tornare in India. Nello stato confuso e ovattato in cui mi trovo, dopo 9 ore di aereo e 4 di pullman, faccio ancora fatica a rendermene conto. Oscillo tra la sorpresa di essere finalmente qui e la...

leggi tutto

Ganga

Śiva A causa di una tremenda siccità, il pio re Bhagīratha decise di impegnarsi in una pratica austera per chiedere alle forze celesti di liberare il fiume Gange e farlo discendere sulla terra. Per mille anni si sottopose a terribili pratiche. Brahmā, infine, gli si...

leggi tutto
Follow Us
Lezioni infrasettimanali (in presenza e online)

Lun: 19.00 – 20.00 Shiva Flow Elements

Mar: 10.45 – 12.00 Approfondimenti per insegnanti

Gio: 19.00 – 20.00 Flow guidato

Telefono e Whatsapp

+393462304138

Indirizzo

via Marsala 69, Sesto San Giovanni (MI)